Il pensiero comune delle persone, dettato dalla cronaca quotidiana, è quello che gli incidenti sulla strada siano causati da velocità, alcol e droga.
Ciò è vero ed infatti la legge punisce questi comportamenti; tuttavia viene sottovalutato e spesso ignorato un problema più che attuale: l’utilizzo di farmaci e i loro effetti sulla guida.
L’assunzione di alcuni di essi, il più delle volte indispensabili per la cura di patologie, non è compatibile con la conduzione di veicoli, come spiegato dai medici e dalle indicazioni riportate sui foglietti illustrativi dei medicinali stessi in quanto tali sostanze possono indurre sonnolenza, vertigini, eccitazione e quindi alterare i tempi di reazione e di attenzione: ma quante volte si osservano tali consigli?
Sì perché sono consigli, e tutto è delegato al buon senso degli automobilisti.
La polizia non ha in dotazione un kit per scoprire se l’automobilista utilizza alcuni antidepressivi o altri farmaci che alterano le percezioni, anche perché questi non sono facilmente individuabili a differenza delle droghe e dell’alcol. Può essere quindi un controsenso ritirare la patente a chi beve una birra media e permettere che l’automobilista che ha assunto forti dosi di tranquillanti, o sia in cura per patologie che richiedano l’uso principi attivi incompatibili con la guida, circoli liberamente costituendo un pericolo per sé e per gli altri.
Le statistiche* parlano chiaro, basti pensare che solo nel 2006 in Italia si sono verificati 240.000 incidenti stradali, causando la morte di 6000. Mediamente ogni giorno si registrano circa 600 incidenti e 17 decessi. Il 20 % – 25% di questi incidenti stradali è causato da sonnolenza dovuta all’uso d’alcuni farmaci.
Sono milioni gli automobilisti che giornalmente percorrono chilometri e chilometri di strade italiane, statisticamente molti assumono farmaci che possono provocare sonnolenza e vertigini; pertanto si rende necessaria un’adeguata informazione e un elevato stato d’attenzione da parte di tutti.
I medicinali che maggiormente influenzano la capacità di guidare sono i “sedativi”, i quali agiscono a livello del sistema nervoso centrale, provocando un calo d’attenzione e minore capacità reattiva alle situazioni che la guida richiede.
L’effetto dei sedativi tuttavia varia molto da persona a persona, a seconda delle dosi assunte, dal tipo di farmaco, dalla durata dell’assunzione e dalla eventuale associazione con alcol o altri tipi di farmaci. In tali casi gli effetti di entrambi vengono potenziati con conseguenze facilmente immaginabili.
Di seguito una breve rassegna sui principali composti e sui possibili effetti collaterali legati alla loro assunzione.
Farmaci di uso comune con effetti incompatibili con la guida
Antistaminici I farmaci antistaminici sono utilizzati per combattere le reazioni allergiche, in particolare la rinite allergica stagionale. Si differenziano in due categorie. Quelli di vecchia generazione sono definiti sedativi perché inducono sonnolenza e rallentamento psicomotorio che interferiscono con lo svolgimento di attività complesse quali appunto la guida. Tra questi troviamo la clorfenamina, la ciproeptadina, l’idroxizina, il ketotifene e la prometazina.
I farmaci di nuova generazione (acrivastina, cetirizina, desloratadina, fexofenadina, loratadina, mizolastina e levocetirizina) sono invece definiti non sedativi in quanto solo di rado provocano sonnolenza poiché hanno una ridotta capacità di raggiungere il sistema nervoso centrale. Per questi motivi sono da preferire quando sia necessaria una notevole attenzione anche se è necessario usare comunque cautela poiché gli effetti collaterali se pur rari e meno marcati rispetto ai vecchi preparati non sono del tutto assenti. Da evitare assolutamente la associazione con alcol.
Anticinetosici Servono per combattere i disturbi legati al movimento su mezzi di trasporto quali l’auto, la nave, l’aereo e il treno. I sintomi sono dovuti ad una eccessiva stimolazione del labirinto che si trova nell’orecchio interno ed è la sede dell’organo dell’equilibrio. Tali farmaci si differenziano in antistaminici (prometazina) e sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale. I primi rientrano nel gruppo di quelli di prima generazione (vedi sopra) e quindi possono indurre notevole sonnolenza che interferisce con la guida. Stesso discorso vale per i cerotti a base di scopolamina, una sostanza allucinogena che a bassissime dosi può essere utilizzata in forma trans dermica come anticinetosico. Poiché può indurre sedazione, vertigini e visione offuscata che si protrae fino a 24 ore dalla rimozione del prodotto, anche in questo caso la guida è sconsigliata.
Farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale E’ abbastanza intuitivo pensare che tutti i farmaci che agiscono a livello centrale possano interferire in qualche misura con attività complesse che necessitano di notevole attenzione e coordinazione. Di seguito le sostanze più comuni.
Antipsicotici Sono definiti anche farmaci neurolettici e vengono utilizzati per il trattamento delle psicosi quali la schizofrenia. Sono prescritti dal medico specialista che segue regolarmente il paziente. Soprattutto nel primo periodo di assunzione posso dare effetti collaterali che interferiscono con lo svolgimento di attività complesse e tali effetti sono potenziati dalla contemporanea assunzione di alcol.
Ipnotici e ansiolitici Sono farmaci molto diffusi e di cui purtroppo si abusa. Andrebbero assunti solo per brevi periodi di tempo in quanto inducono tolleranza e dipendenza sia fisica che psicologica. I loro effetti sono quelli di indurre ipnosi e quindi combattere l’insonnia. I principi attivi più utilizzati sono nitrazepam, flurazepam, lormetazepam e temazepam che sono delle benzodiazepine. Altri composti sono lo zolpidem e lo zopiclone. Poiché inducono il sonno è ovvio che sono incompatibili con la guida.
Gli ansiolitici vengono utilizzati per combattere l’ansia e i disturbi ad essa associati. I più comuni sono i preparati benzodiazepinici. Tra questi il diazepam, l’alprazolam, il lorazepam per citarne alcuni. Tutti hanno come effetti collaterali la sonnolenza e un senso di stordimento che si può protrarre anche fino al giorno successivo all’assunzione, a seconda della durata di azione del farmaco stesso.
Antidepressivi Sono farmaci per la cura della depressione, condizione che influisce sulle capacità di guida e concentrazione. Gli antidepressivi definiti triciclici (amitriptilina, clomipramina, nortriptilina) e i farmaci ad essi correlati hanno tra gli effetti collaterali la sedazione e l’offuscamento della vista. I più nuovi antidepressivi (citalopram, fluoxetina, paroxetina, sertralina) sono meno sedativi dei primi ma va comunque posta attenzione.
Analgesici Tra gli analgesici di uso comune troviamo i fans o farmaci antinfiammatori non steroidei che solo in casi estremamente rari possono causare capogiri, vertigini, difficoltà di concentrazione e sonnolenza. Tali effetti collaterali, in particolare la sedazione sono invece più frequenti con le associazioni a base di paracetamolo e codeina che è un debole oppiaceo. Tutti gli oppiacei che sono somministrati in caso di dolore moderato e grave inducono sonnolenza fino alla depressione respiratoria.
Anti ipertensivi Sono farmaci impiegati per ridurre i valori troppo alti della pressione arteriosa. Assumendo alcuni farmaci, nei primi giorni di trattamento, quando ancora non è chiaro come reagirà il nostro organismo alla nuova cura, sono possibili crisi ipotensive che possono causare capogiri, vertigini fino alla perdita di coscienza. E’ quindi consigliabile informarsi presso il proprio medico curante sulle possibili noie alla guida.
Insulina e Ipoglicemizzanti orali I diabetici curati con questi farmaci potrebbero imbattersi in crisi ipoglicemiche, le quali possono facilmente alterare la capacità di guidare fino alla perdita di coscienza e al coma; è importante avere sempre a portata di mano una qualsiasi fonte di zuccheri semplici da assumere rapidamente. Precisiamo che è altrettanto importante che il diabete sia trattato in maniera idonea per evitare l’insorgenza delle crisi.
Antiepilettici Sono farmaci utilizzati per la cura dell’epilessia. Questa malattia nella sua forma generalizzata se non adeguatamente trattata farmacologicamente può scatenare crisi convulsive che sono sempre caratterizzate da una perdita di coscienza che solitamente dura alcuni minuti.
La leggeimpedisce agli epilettici di avere la patente di guida tuttavia se le crisi epilettiche non si manifestano da almeno due anni, si può presentare una documentazione firmata dallo specialista curante per richiedere il nullaosta sanitario necessario ad ottenere la patente, esso viene rilasciato dalla Commissione Medica Locale per le Patenti di Guida di riferimento di ogni singola provincia (Legge 18.3.1988, n. 111 - D.M. Trasporti n. 286/1991) ottenendo così l’abilitazione alla guida anche se si assumono farmaci per la cura dell’epilessia. Nel caso in cui dovessero ripresentarsi delle crisi è imperativo rivolgersi al medico specialista.
Situazioni particolari correlate con effetti sulle capacità di concentrazione e di attenzione
Spesso i pazienti si sottopongono ad esami in ambito ospedaliero (ad esempio gastroscopia e colonscopia) in cui viene effettuata una debole sedazione; essi si recano in ospedale con la propria vettura per cui poi devono tornare a casa. Non sempre ci si ricorda di fare presente che ciò sarebbe da evitare. Stesso discorso vale per interventi chirurgici eseguiti in day hospital con ricovero e dimissione al domicilio nello stesso giorno.
Altro caso è quello della visita oculistica in cui frequentemente vengono usati localmente midriatici (farmaci che dilatano la pupilla). La visione risulta compromessa ed è necessario attendere la scomparsa degli effetti per rimettersi al volante.
Consigli utili, video e link
Prima di iniziare un viaggio assicurarsi di essere ben riposati
Evitare di guidare nelle ore notturne
Fare una sosta almeno ogni 2-3 ore di guida
Nel caso di assunzione di farmaci leggere prima della partenza il foglietto illustrativo
In presenza di campanelli d’allarme, sonnolenza, difficoltà a tenere gli occhi aperti, difficoltà a mantenere un’andatura diritta, senso di vertigini, o qualsiasi disturbo che potrebbe compromettere la guida, fermarsi e riposarsi, sgranchirsi le gambe e prendere una boccata d’aria fresca.
Qui di seguito alcuni link utili per eventuali approfondimenti
Qui un importante progetto "Guidare con l’allergia" nato dall’esigenza d’informare gli automobilisti. Ricordiamo che l’Italia nel 2001 si è impegnata a dimezzare i morti per incidenti stradali entro il 2010. Ogni iniziativa pertanto è ben vista. L’opuscolo informativo sarà disponibile presso gli ambulatori del territorio lombardo, l’obiettivo è di estendere l’iniziativa anche in altre regioni italiane. Qui l’opuscolo in PDF.