Concetti di base: Quanti di voi avranno sentito parlare della fantomatica quanto odiata “posizione di guida”? Sicuramente tutti! Alzi la mano però chi pensa di assumere sempre e comunque una posizione corretta, come avete imparato durante le lezioni di guida!. Dopotutto capita tutti i giorni di vedere persone sedute nelle posizioni più errate o “stravaccate”, senza che si rendano conto come la corretta posizione di guida sia il primo punto di partenza di una guida sicura. Sappiate che la posizione al volante del guidatore condiziona notevolmente la sua sensibilità, la sua capacità di controllo, la sua sicurezza dinamica alla guida.
Vediamo quindi insieme come regolare al meglio sedile e volante per poter assumere una posizione comoda, “sensibile” e quindi sicura a bordo della nostra vettura.
La posizione corretta: Per trovare la postura corretta, tenete le spalle perfettamente appoggiate allo schienale e distendete le braccia sino a toccare con i polsi la parte superiore del volante: appena sarete in grado di toccarla senza sollevare le spalle avrete già cominciato ad assumere la posizione corretta. Lo schienale deve essere sufficientemente verticale in modo che la schiena sia sempre ben aderente allo stesso e che con le braccia allungate, ma non tese, si possa raggiungere comodamente la sommità del volante.
Le mani devono sempre stare alle 9 e 15 con i 2 pollici ben inseriti tra volante e razze, quindi sempre “in presa”. Il sedile va fatto scorrere sino a quando tutti e tre i pedali possono essere premuti a fondo con facilità. La posizione dello stesso va regolata anche in base alla lunghezza delle gambe e all'angolo che i piedi formeranno con i pedali: premete a fondo (con la parte larga della pianta) la frizione e spostate il sedile sino a quando la coscia tocca, ma non preme, il sedile stesso. Confermate questa posizione anche con il piede destro: premete l'acceleratore e poi passate al freno (tenendo il tacco ben appoggiato al pavimento). Badate che il piede non formi con la caviglia un angolo inferiore ai 90°. Per finire regolate, nella posizione a voi più confacente, l’altezza dell’aggancio laterale della cintura di sicurezza.
Secondi importanti: Nel caso di vetture guidate da più persone, è bene adattare sempre la posizione sedile-volante-cintura alla nostra corporatura. Come si è visto, non basta (come fanno in molti) semplicemente spostare qualche cm più avanti o più indietro il sedile, ma bisogna sempre eseguire scrupolosamente le procedure sopra descritte (non temete con il passare del tempo assumerete la posizione corretta in pochissimi secondi, anche qui è solo questione di abitudine).
Il poggiatesta, questo sconosciuto...: Altra regolazione importantissima, ma che in pochissimi eseguono, è quella relativa al poggiatesta. Questo è fra i più importanti componenti dedicati alla sicurezza e andrebbe regolato un po' meglio di come avviene di solito: se non è posizionato a dovere, non serve a nulla. Nemmeno basta che sia genericamente all'altezza della nuca: l'escursione del corpo in caso di tamponamento è talmente elevata che il capo rischia di essere proiettato all'indietro sino a scavalcare il poggiatesta, piegandosi tanto da provocare “colpi di frusta” o nelle peggiori delle ipotesi lesioni alla colonna vertebrale. Per evitare ciò, è sufficiente rispettare due condizioni: il punto più alto del poggiatesta deve trovarsi sopra (di 3-5 centimetri) la sommità del capo; la distanza nuca-poggiatesta non deve superare i 5-8 centimetri.
Gli specchietti: Infine per avere sotto controllo tutto ciò che avviene intorno a noi è bene regolare al meglio gli specchietti. Innanzitutto, è bene ribadire che gli specchietti presenti su un'auto sono generalmente tre. Ed è buona norma utilizzarli tutti. Chi, come molti, si serve solo di quello centrale, avrà per forza di cose un panorama ridotto di ciò che accade alle sue spalle. Prima di mettersi in marcia, i retrovisori vanno regolati di modo che, per guardarli, non sia necessario allungare il collo o piegare la testa, ma basti girare gli occhi. Per una visione ottimale, è bene che laddove finisce il campo visivo di uno cominci quello dell'altro.